Caricare correttamente un carrello elevatore è l’attività più importante da svolgere per mantenere la sua durata nel tempo. Trascurarla può portare ad un’usura precoce della batteria e ad una sostituzione prematura.
In questo articolo vogliamo spiegarti come eseguire i cicli di carica in modo corretto, a seconda del tipo di batteria del tuo carrello elevatore elettrico.
→ Alla fine dell’articolo troverai una checklist che potrai stampare e tenere vicino alle stazioni di carica per ricordare le procedure corrette.
Iniziamo subito!
Conosci la tua batteria: piombo-acido, gel, litio
Innanzitutto, è bene considerare che le batterie dei carrelli elevatori elettrici sono di diverso tipo e, a seconda del tipo di mezzo che hai in dotazione, anche la ricarica sarà diversa.
| Tecnologia | Ciclo di carica | Manutenzione |
| Piombo-acido | Si consiglia ricarica completa | Rabbocco acqua, equalizzazione, controllo solfatazione. |
| Gel / AGM | Si consiglia ricarica completa | Non richiedono manutenzione straordinaria, ma controlli visivi. |
| Agli ioni di litio | È possibile anche una ricarica breve (durante la pausa) senza danneggiare la batteria | Non richiedono manutenzione. |
Se vuoi scoprire i pro e i contro di ciascuna di queste tipologie, ti invitiamo a leggere il nostro articolo di approfondimento su “come scegliere le batterie del carrello elevatore” >>
Le fasi di carica delle batterie:
Per permetterti di comprendere meglio l’importanza della ricarica corretta e perché una ricarica parziale non è una buona idea – per le batterie al piombo-acido e gel – è importante che tu comprenda le 3 fasi di ricarica delle batterie.
1) Fase Bulk o fase di carica di massa:
Questa è la fase nella quale l’accumulatore fornisce la corrente massima che la batteria può sopportare. Lo scopo è quello di portare il livello di energia da basso fino a circa l’80/90% in tempi rapidi.
Durante questa fase la tensione cresce costantemente e, finché non arriva a quella soglia, il caricatore non cambia modalità, altrimenti perderebbe la sua funzione “express”.
2) Fase di Absorption o fase di assorbimento:
Nella seconda fase la batteria è già carica all’80-90%, perciò, per completare il caricamento, il caricatore diminuisce la generazione di corrente, ma mantiene la tensione costante per permettere la fine della ricarica. A questo punto, man mano che le piastre interne si saturano, la batteria “chiede” sempre meno energia.
Quando la corrente residua cala a pochi ampère, il caricatore si prepara all’ultima fase.
3) Fase Float o fase di mantenimento:
La fase Float permette di terminare la carica della batteria senza rovinarla. In questa fase, la tensione scende a un valore di sicurezza e il caricatore fornisce solo la corrente necessaria a compensare l’autoscarica naturale, per evitare la solfatazione e l’emissione inutile di gas.
Nei paragrafi seguenti troverai le procedure per una ricarica corretta che saranno riferite sia alle batterie al piombo acido e gel, sia a quelle al litio. Nei titoli sarà specificato tra parentesi a quali batterie ci stiamo riferendo.
Prima della ricarica
Nota bene: mantieni sempre il caricabatterie pulito! Questa attività è fondamentale per evitare che prenda fuoco durante la carica.
1. Prepara l’area

Qualsiasi sia il tipo di batteria del tuo mezzo, è opportuno avere un’area dedicata alla ricarica accessibile solo al personale autorizzato. L’area deve essere:
- ben ventilata (in modo naturale o forzato),
- priva di rischio di scintille che potrebbero provocare incendi,
- dotata di dispositivi di sicurezza adeguati: estintori a CO₂ o polvere, segnaletica di sicurezza e istruzioni e procedure in caso di incendi.
Inoltre, deve essere asciutta e i cavi di ricarica devono essere riposti in ordine per evitare di pestarli o di inciampare.
È essenziale anche monitorare le temperature dell’area di ricarica che dovrebbero essere comprese tra 10° C e i 30° C, per evitare surriscaldamenti o perdita di efficienza dei mezzi. Nel caso di temperature troppo fredde o troppo calde, infatti, i rischi per le batterie al piombo acido potrebbero essere rispettivamente un comportamento anomalo dell’elettrolita e un surriscaldamento durante la ricarica.
2. Controlla il muletto e i caricabatterie
Dopo aver controllato l’area di ricarica, controlla anche il tuo muletto: ispeziona i cavi, gli spinotti e le batterie assicurandoti che non ci siano segni di solfatazione (per le batterie al piombo acido), crepe, usura o corrosione.
Verifica, inoltre, il livello di carica: se il tuo muletto ha una batteria al piombo acido o al gel, assicurati che il livello di carica sia inferiore al 20% prima di ricaricarla, altrimenti rischieresti di rovinare la batteria e perdere l’efficienza nel corso del tempo.
Durante la ricarica
1. Collega il caricabatterie in sicurezza
- Prima di collegare il carrello elevatore al caricabatterie, spegni il carrello elevatore e assicurati che il caricatore sia spento.
- Posiziona il carrello elevatore elettrico a circa 1 metro dal caricabatterie, per evitare cortocircuiti e potenziali scintille.
- Apri il vano che contiene l’attacco per il caricabatterie.
- Rimuovi i tappi di protezione.
- Collega il cavo del caricabatterie.
- Accendi il caricabatterie.

2. Rispetta il ciclo completo (batterie al gel e piombo acido)
Come abbiamo recentemente spiegato in un articolo su come mantenere le batterie in buono stato, vogliamo sottolineare l’importanza di rispettare il ciclo di carica completo.
- Batterie al piombo acido: mediamente un ciclo di ricarica può durare 8-12 ore. Viene consigliato un tempo di raffreddamento dopo la ricarica di circa 1 ora.
- Batterie al gel: un ciclo di ricarica può durare, in media, 8-10 ore.
In genere, le batterie al gel tollerano i cicli parziali di ricarica leggermente meglio delle batterie al piombo acido.
3. Effettua ricariche brevi (batterie al litio)
Rispetto alle batterie menzionate in precedenza, le batterie al litio non hanno bisogno di accortezze particolari nelle fasi di carica o scarica e non richiedono il rabbocco.
Puoi approfittare di pause pranzo o cambio turno per cicli brevi di carica da 15–30 min senza ripercussioni sullo stato e la qualità della batteria. Inoltre, non preoccuparti di lasciare in carica la batteria al litio troppo a lungo: il BMS (Battery Management System) presente in queste batterie ne impedisce la sovraccarica.
L’unica accortezza da avere nell’utilizzo e anche nella fase di ricarica di questo tipo di batterie è la temperatura: non esporre o ricaricare le batterie a temperature inferiori ai –10 °C e superiori ai 40 °C, per non non attivare la protezione termica delle batterie.
Dopo la ricarica
1. Spegnimento e scollegamento
Dopo la ricarica della batteria, spegni il caricabatterie prima di scollegarlo e disconnetti il cavo prima dalla rete e poi dalla batteria.
Scarica la checklist da appendere nella stazione di ricarica

Controllo periodico delle batterie
Al fine di mantenere le batterie sempre in ottimo stato, in Officina Pavan consigliamo di farle controllare almeno una volta all’anno da un’azienda specializzata che possa riscontrare eventuali danni causati dall’usura o da cicli di carica-scarica scorretti.
Nella nostra officina, in occasione di questi controlli, verifichiamo lo stato di tutti i componenti: caricabatterie, cavi, celle, livelli di elettrolita ed eseguiamo la manutenzione nel caso venissero riscontrate anomalie.
Hai bisogno di verificare le batterie dei tuoi carrelli elevatori oppure vuoi capire come gestire la ricarica al meglio? Contattaci!