Lavori in quota e hai bisogno di un mezzo che ti supporti in questa attività? Ciò che ti serve è una piattaforma aerea che ti permetta di lavorare anche ad altezze elevate in totale sicurezza.
Normalmente utilizzate da manutentori, installatori, elettricisti, operatori della logistica e addetti ai lavori in cantiere, le piattaforme aeree sono una soluzione pratica e sicura rispetto a scale o ponteggi tradizionali. Tuttavia non tutte le piattaforme sono uguali, ma si distinguono per funzionalità e aree di impiego.
Esistono, infatti, modelli pensati per spostarsi verticalmente, altri per operare su terreni irregolari o per raggiungere aree difficili da accedere lateralmente.
In questo articolo troverai una panoramica generale su tutte le principali tipologie di piattaforme aeree, così ti sarà più semplice compiere una scelta consapevole se hai bisogno di una di queste per la tua attività.
Cosa sono esattamente le piattaforme aeree?
Iniziamo proprio dal principio: cosa sono le piattaforme aeree?
Le piattaforme aeree, anche chiamate piattaforme PLE (Piattaforma di Lavoro Elevabile) sono mezzi progettati per sollevare operatori e materiali in totale sicurezza anche ad altezze elevate, senza dover utilizzare scale o ponteggi tradizionali che offrono livelli di sicurezza minori.
Inoltre, a differenza di questi ultimi, permettono uno spostamento più rapido e riducono i tempi di allestimento, aumentando così l’efficienza operativa generale.
Dal punto di vista tecnico, una piattaforma aerea è composta da:
- Telaio con stabilizzatori
- Impianto idraulico
- Sistema di sollevamento
- Cestello di lavoro
- Comandi di controllo
- Sistema di alimentazione (elettrico o a combustione)
Ora vediamo nel dettaglio quante tipologie di piattaforme aeree esistono, per aiutarti a capire quale può fare al caso tuo.
Tipi di piattaforme aeree
Sul mercato esistono vari tipi di piattaforme aeree che si distinguono per altezza di lavoro, modalità di sollevamento, sistema di movimento e contesto di utilizzo. La scelta della PLE giusta dipende da dove si deve operare (interno o esterno), quanto spazio si ha a disposizione e che tipo di accesso o altezza è necessario raggiungere.
Nel cercare di definire le tipologie di piattaforme aeree dobbiamo distinguere tra due classificazioni: classificazione per tipo di sollevamento e classificazione per tipo di montaggio o trazione. Vediamo tutte le categorie nel dettaglio.
Classificazione per tipo di sollevamento (funzionale):
Questa classificazione si riferisce al movimento del braccio o del sistema di elevazione della piattaforma e indica come si muove per raggiungere la quota di lavoro (es: solo in verticale, con sbraccio laterale o tramite estensione telescopica).
- Piattaforme verticali:
Le piattaforme aeree verticali sono mezzi che si muovono esclusivamente in perpendicolare e possono essere dotate di un meccanismo di estensione a colonna o a pantografo (anche chiamato a forbice) che estende la piattaforma verso l’alto.
Questi mezzi hanno la caratteristica di essere molto compatti, incredibilmente stabili e facili da manovrare, ma non sono adatti a spostamenti orizzontali o verso altre direzioni e su terreni sconnessi o irregolari.
Pro:
- Compatte e stabili, ideali per interni.
- Facili da usare e manutenere.
Contro:
- Solo movimento verticale.
- Non adatte a terreni irregolari.

- Piattaforme a braccio articolato
Le piattaforme a braccio articolato (o snodato) sono dotate di più bracci collegati da snodi, che consentono movimenti sia verticali che orizzontali.
Grazie a questa loro caratteristica, ti permettono di raggiungere punti difficili e aggirare ostacoli, senza dover necessariamente spostare il mezzo.
Tuttavia, rispetto alle piattaforme verticali, sono più ingombranti e richiedono più spazio di manovra.
Pro:
- Raggiungono punti difficili o dietro ostacoli.
- Movimenti verticali e laterali combinati.
- Utilizzabili in spazi complessi, anche esterni.
Contro:
- Ingombranti, richiedono spazio di manovra.
- Capacità di carico inferiore.

- Piattaforme telescopiche
Simili alle piattaforme articolate, le piattaforme telescopiche hanno un braccio rigido a estensione lineare, che consente di raggiungere altezze molto elevate (anche oltre i 40 metri). A differenza delle precedenti, non presentano snodi intermedi che consentano di superare ostacoli.
Sono molto stabili anche a totale estensione e particolarmente adatte per cantieri e lavori all’aperto, dove serve operare a distanza o in verticale con precisione.
Pro:
- Grandi altezze e sbraccio frontale lungo.
- Ottima stabilità anche a piena estensione.
- Ideali per lavori all’aperto e in quota.
Contro:
- Nessuna flessibilità laterale.
- Richiedono spazi ampi e terreno stabile.

Classificazione per tipo di montaggio o trazione (configurazione costruttiva):
Ora veniamo alla seconda classificazione, che distingue le piattaforme aeree a seconda di come si spostano e dove sono installate. Questa distinzione tiene in considerazione, dunque, la mobilità del mezzo.
- Piattaforme autocarrate
Le piattaforme autocarrate, come dice il loro nome, sono montate su autocarri o furgoni, quindi facilmente trasportabili e subito operative.
Queste piattaforme possono essere sia articolate che telescopiche.
Sono perfette per lavori dove sono necessari spostamenti frequenti e interventi itineranti o su più sedi, come manutenzioni stradali, pubbliche illuminazioni e installazione di insegne.
I vantaggi di questo tipo di piattaforme sono la facilità di spostamento – poiché non necessita di mezzi di trasporto aggiuntivi o permessi speciali – e il brevissimo tempo di allestimento. Tuttavia, rispetto alle piattaforme fisse, hanno una capacità di carico inferiore e un ingombro maggiore.
Pro:
- Facili da spostare, ideali per lavori itineranti.
- Pronte all’uso senza mezzi di trasporto aggiuntivi.
- Tempi di allestimento e operatività rapidissimi.
Contro:
- Capacità di carico limitata.
- Ingombro maggiore rispetto alle fisse.
- Meno stabili su terreni sconnessi.

- Piattaforme semoventi
Queste piattaforme sono montate su un carro mobile e dotate di ruote per spostarsi a piattaforma elevata, a bassa velocità.
Grazie alla loro struttura indipendente, sono autonome negli spostamenti e permettono di smontare o ripiegare il sistema ad ogni trasferimento.
Il sistema di sollevamento può ruotare di 360° e può essere telescopico o articolato a seconda della configurazione.
Pro:
- Totale autonomia di movimento.
- Rotazione del braccio fino a 360° per massima flessibilità.
Contro:
- Velocità di spostamento ridotta.
- Costo e manutenzione più elevati.

- Piattaforme cingolate “a ragno”
Le piattaforme “a ragno” o spider lift sono piattaforme cingolate e dotate di stabilizzatori che ricordano le zampe di un ragno.
Il carro con cingoli e gli stabilizzatori permettono maggiore aderenza e stabilità su terreni irregolari, pendii o superfici delicate senza danneggiarle.
Anche in questo caso, il braccio montato sulle piattaforme cingolate può essere sia articolato che telescopico.
Pro:
- Ottima stabilità anche su terreni irregolari o in pendenza.
- Peso ridotto e ottima aderenza su superfici delicate.
Contro:
- Richiedono tempo per il posizionamento degli stabilizzatori.
- Portata inferiore rispetto ad altre piattaforme.
- Trasporto più complesso rispetto alle semoventi.

- Piattaforme trainabili
Le piattaforme trainabili, anche chiamate rimorchiabili, sono piattaforme leggere, montate su rimorchio con un gancio traino. Hanno la caratteristica di essere molto leggere e versatili, utili per operare in luoghi diversi in situazioni occasionali.
Una volta raggiunto il luogo di lavoro, vengono stabilizzate mediante appositi stabilizzatori telescopici.
Come per le altre categorie di trazione, anche le piattaforme trainabili possono montare braccio articolato o telescopico.
Pro:
- Leggere, compatte e facilmente trasportabili.
- Economiche rispetto alle altre tipologie.
- Ideali per interventi saltuari o in diverse sedi.
Contro:
- Non autonome: richiedono un veicolo trainante.
- Tempi di montaggio e stabilizzazione più lunghi.
- Meno adatte a usi intensivi o su terreni irregolari.
Come scegliere la tua piattaforma aerea
Nello scegliere la piattaforma aerea migliore per la tua attività, non solo devi conoscere le varie tipologie esistenti – come ti abbiamo spiegato nei paragrafi precedenti – ma anche altri fattori tecnici e ambientali che influenzano la scelta.
Ecco gli aspetti che devi tenere in considerazione:
1) Altezza di lavoro
Che altezze devi raggiungere? Prevedi che ci siano ostacoli da aggirare?
Rispondere a queste domande ti farà capire da subito quale piattaforma può fare al caso tuo.
Infatti, ogni piattaforma ha un’altezza di lavoro massima, perciò, nello scegliere il modello, valuta le operazioni che compi di solito e scegli la piattaforma che ti permetta di raggiungerle.
Dopo aver stabilito questo, valuta anche se le operazioni che effettui sono principalmente verticali o se hanno qualche altra caratteristica peculiare.
- Se devi operare solo in verticale (es. montaggi, scaffalature, impianti interni) → scegli una piattaforma verticale a pantografo.
- Se devi raggiungere punti difficili o dietro ostacoli → opta per una piattaforma articolata.
- Se ti serve raggiungere altezze molto elevate o spostarti lateralmente su lunga distanza → scegli una piattaforma telescopica.
2) Spazio di manovra necessario
Ora valuta l’ambiente di utilizzo: quanto spazio hai a disposizione?
- Se lavori su spazi stretti o con accessi limitati, preferisci piattaforme compatte o cingolate a ragno, che passano anche da porte e corridoi. Ricorda che il braccio di queste piattaforme può essere sia cingolato che telescopico.
- Se lavori in ampie aree industriali o cantieri aperti, non hai vincoli di spazio e puoi optare per le piattaforme che rispondono meglio alle tue necessità operative (altezza, portata, mobilità).
3) Tipo di terreno
Valutare il tipo di terreno sul quale utilizzerai la piattaforma è determinante:
- Se opererai su pavimentazioni interne o superfici lisce, puoi optare per qualsiasi tipo di trazione e sollevamento.
- Se invece utilizzerai prevalentemente le piattaforme su terreni sconnessi, sterrati o in pendenza, preferisci piattaforme cingolate a ragno con stabilizzatori regolabili ed evita le piattaforme a pantografo che sono più utili su terreni omogenei.
4) Tipo di alimentazione
Come per i carrelli elevatori, anche le piattaforme aeree possono essere diesel, elettriche o ibride.
- Piattaforme aeree diesel: l’alimentazione diesel consente di lavorare in ambienti esterni e senza interruzioni dovute alla fase di ricarica, tipiche dei modelli elettrici. Tuttavia, si tratta di una soluzione che provoca emissioni e rumore durante l’utilizzo.
- Piattaforme aeree elettriche: le piattaforme elettriche sono più silenziose e non generano emissioni. Questo le rende ideali in ambienti interni o chiusi. Tuttavia, i tempi di ricarica della batteria potrebbero interrompere la produttività, se non gestiti in modo strategico.
- Piattaforme aeree ibride: questi mezzi combinano entrambi i sistemi sopracitati, permettendo l’uso flessibile della piattaforma in ambienti misti.
5) Frequenza di utilizzo
Le piattaforme sono al centro della tua attività aziendale o sono dei mezzi complementari che utilizzerai saltuariamente? Definire questo punto è di fondamentale importanza per capire se ti conviene di più acquistare un mezzo nuovo, un usato o se può bastare optare per una formula di noleggio.
- Se devi fare uso saltuario delle piattaforme ti consigliamo di noleggiarle, per ottimizzare le tue spese.
- Se devi utilizzare quotidianamente le piattaforme, puoi optare per un mezzo nuovo o usato revisionato che si rivelerà un investimento più conveniente nel lungo periodo.
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6) Numero di operatori o portata
Prima di scegliere una piattaforma, controlla sempre la sua portata massima (espressa in kg) che può determinare il numero di persone che possono salirci in sicurezza.
Considera sempre non solo il peso degli operatori, ma anche il materiale e le attrezzature necessarie per lavorare in quota.
Per lavori leggeri e rapidi possono bastarti anche piattaforme da 200–250 kg, mentre per interventi tecnici o in coppia potresti aver bisogno di modelli da 300–450 kg o più.
7) Mobilità e frequenza di spostamento
E ora affrontiamo l’ultimo punto: di che livello di mobilità hai bisogno per la tua piattaforma?
- Se devi lavorare in siti diversi nello stesso giorno, le piattaforme autocarrate o trainabili sono le più pratiche.
- Se lavori in un’unica area o all’interno di stabilimenti, una semovente garantisce massima efficienza e mobilità.
- Nei cantieri con accessi difficili o dislivelli, la cingolata o a ragno è la soluzione migliore.
→ Ti raccomandiamo di scegliere sempre mezzi omologati e in linea con i massimi standard di sicurezza imposti dalle seguenti normative: Direttiva macchine 2006/42/CE e norma UNI EN 280.
Inoltre, ti ricordiamo che per poter guidare o manovrare le piattaforme aeree è necessario un corso di formazione specializzato come previsto dall’Accordo Stato-Regioni 22/02/2012.
Officina Pavan trova la piattaforma che fa per te
Arrivato a questo punto dell’articolo potrebbe sembrarti tutto chiaro… oppure potresti sentirti confuso da tutte queste informazioni. In effetti, sappiamo bene che scegliere un mezzo come una piattaforma aerea è tutt’altro che semplice perché ne esistono infiniti modelli per infiniti marchi sul mercato.
Ma questo non deve spaventarti: in Officina Pavan abbiamo la soluzione!
Con oltre 50 anni di esperienza nel settore della movimentazione e del sollevamento, il nostro team tecnico può fornirti una consulenza che ti guidi alla scelta del mezzo più adatto, analizzando nel dettaglio:
- le caratteristiche degli ambienti di lavoro nei quali devi operare (interno, esterno, terreno regolare o irregolare);
- le altezze operative e i tipi di carichi che devi movimentare;
- la frequenza d’uso e il livello di mobilità richiesto (fisso, trainabile, semovente);
- i vincoli di spazio e sicurezza presenti nei luoghi dove devi lavorare.
In base a questa analisi, possiamo proporti la formula più vantaggiosa per la tua attività:
- Piattaforme aeree nuove;
- Piattaforme aeree usate;
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